La denuncia della produzione. Il cortometraggio, opera prima dell'attrice Atefeh Jalali, avrebbe dovuto essere proiettato nella sezione«Orizzonti»
Niente debutto, a Venezia, per la regista iraniana Atefeh Jalali, che doveva presentare il suo primo cortometraggio, Ajar. Alla regista e al cast del cortometraggio - l'attrice Masoomeh Iranshahi e il collega Ibrahim Azizi - è stato impedito di lasciare l'Iran per via del tema politico trattato nella pellicola e perché l'attrice protagonista non indossava l'hijab. A renderlo noto, la produzione WeShort. Il corto doveva essere proiettato nella sezione Orizzonti. A rappresentare il corto a Venezia nella world premiere ci saranno quindi Alex Loprieno per WeShort e i co-produttori spagnoli della MonkeyFilmmakers.
Ajar racconta la storia di una donna e di un uomo coinvolti in una relazione extraconiugale che prende una svolta inaspettata quando la moglie dell'uomo viene arrestata durante le proteste di quella stessa notte. Sebbene la moglie non appaia mai sullo schermo, la sua presenza è profondamente sentita, spingendo la protagonista a riconsiderare la propria vita e ad allontanarsi da un percorso edonistico. Il film affronta temi di colpa, resilienza e il potere trasformativo della solidarietà tra donne."
Fonte: Corriere della Sera
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