L'attacco militare di Israele contro l'Iran è un'aggressione palese al nostro territorio, e i responsabili devono essere chiamati a rispondere davanti ai tribunali internazionali.
Tuttavia, la difesa dell'integrità territoriale dell'Iran non significa in alcun modo ignorare quattro decenni di distruzione causati dalla Repubblica Islamica. Questo regime, accumulando corruzione, inefficienza e repressione, non solo si è dimostrato incapace di risolvere le crisi interne e regionali, ma con decisioni che generano crisi ha trascinato la popolazione nel cuore della catastrofe. La Repubblica Islamica è il problema principale.
La sua sopravvivenza equivale al proseguimento della decadenza morale, alla continua repressione delle libertà, e al perpetuarsi del ciclo di violenza, povertà e collasso. L'Iran ha bisogno di superare questa struttura logora e oppressiva.
L’unica via di salvezza è avviare un processo di transizione verso un ordine popolare, responsabile e democratico: un ordine che risponda al popolo, non che lo domini.
Le vere vittime della guerra in corso tra la Repubblica Islamica e il governo israeliano sono le persone: persone che sotto le macerie delle bombe, in mezzo al terrore e tra le rovine, lottano per respirare. Questa guerra deve finire immediatamente, prima che ciò che resta di speranza, vita e futuro venga completamente distrutto.
La Repubblica Islamica e il governo di Israele devono essere esplicitamente condannati per la continuazione della violenza, per l’istigazione alla guerra, per l’umiliazione della dignità umana e per l’uccisione deliberata di civili.
Chiedo alle istituzioni internazionali e a tutte le coscienze sveglie del mondo di agire con decisione, senza indugi né compromessi, per fermare immediatamente gli attacchi militari e porre fine al massacro dei civili."
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