I siti web italiani non riportano nulla, ma su quelli stranieri è in corso una curiosa querelle. Il film "Newton", black comedy realizzata quest'anno in India dal regista Amit V Masurkar, sarebbe infatti un clamoroso plagio de "Il voto è segreto" (Raye Makhfi) di Babak Payami, pellicola iraniana che vantava un'ampia co-produzione internazionale e che nel 2001, forte del deciso supporto del presidente della giuria Nanni Moretti, sfiorò il Leone d'oro a Venezia, dovendosi poi accontentare del Leone d'argento e di una serie di premi collaterali.
Le analogie nelle trame parrebbero evidenti (chi scrive non ha visto il film indiano), trattando entrambe della necessità di adempiere al diritto/dovere civico del voto in condizioni ambientali proibitive. Tuttavia - assicurano i difensori di "Newton" - le diversità sarebbero molteplici, a partire dal diverso taglio stilistico; inoltre sembra strano che la polemica giunga ora che il film è stato distribuito nelle sale del paese d'origine e ha intrapreso la corsa agli Oscar, e non per esempio quando è stato presentato allo scorso festival di Berlino...
Ed eccoci all'aspetto curioso: da un lato non è ben chiaro da chi sia partita la polemica, dall'altro lato sta emergendo una ridda di voci che all'unanimità arringano a difesa dell'opera di Masurkar e infine la assolvono. Provare a cercare "secret ballot newton" su Google per credere.
Gli apologeti del film si sono premurati di chiedere l'opinione di uno dei produttori de "Il voto è segreto", l'italiano Marco Müller, che ha sentenziato: "neanche l'ombra del plagio!" Uno screenshot lo testimonia:
Stessa richiesta per il regista del film iraniano. Secondo Payami non c'è nessuna somiglianza di stile e di struttura, si tratta semplicemente di due film diversi sullo stesso tema. La sua dichiarazione dovrebbe chiudere il discorso. A meno che non si tratti di una trovata di marketing per far parlare di "Newton"...
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