Non so se fosse la fine del 1997 o l'inizio del 1998 quando, ancora minorenne, mi imbattei nel film che cambiò la mia vita di spettatore se non, in parte, la mia vita senza aggiungere specificazioni. Il sapore della ciliegia era al cinema in prima visione, fresco di Palma d'oro. Fu una folgorazione.
Da allora, la ricerca spasmodica, il bisogno fisico di recuperare qualsiasi pellicola prima del suo geniale autore, poi della cinematografia di quel paese.
Ora che sono passati quasi vent'anni, ora che Abbas Kiarostami ci ha appena lasciati, sento il bisogno di fare il punto, di raccogliere il materiale e che ho disseminato altrove, di riannodare i fili del ricordo, di assecondare le nuove suggestioni che il cinema iraniano continua a offrirmi.
Buona lettura a chiunque capiti da queste parti.
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