domenica 2 dicembre 2018

Genova Film Festival con Babak Karimi

Al via il 20° Genova Film Festival, 100 proiezioni, incontri con attori, registi e critici, concorsi, anteprime e lezioni di cinema

Dall’Iran arriva Babak Karimi, protagonista di due Premi Oscar, l’attrice Giorgia Würth incontra il pubblico e presenta il suo primo film da regista

Babak Karimi in Una separazione


Dal 3 al 9 dicembre 2018 si terrà la ventesima edizione del GENOVA FILM FESTIVAL, l'evento cinematografico più importante della Liguria, moltissimi gli appuntamenti in programma per un'intensa settimana di proiezioni (circa 100) ed incontri nel centro storico cittadino, a partire dalle sezioni competitive del Festival, diventate nel corso degli anni un’importante vetrina del nostro cinema. Il Festival, ad ingresso gratuito, è diretto da Cristiano Palozzi e organizzato dall’Associazione Culturale Daunbailò.

Grande ospite del Festival, l’iraniano Babak Karimi, protagonista della sezione Ingrandimenti curata dal critico e autore televisivo Oreste De Fornari.
Attore, montatore, produttore e operatore di ripresa, personaggio di culto amato dagli addetti al settore per la sua poliedricità, protagonista, tra l'altro, di ben due Premi Oscar come Miglior film straniero e vincitore dell'Orso d'Argento al Festival di Berlino per "Una separazione" di Asghar Farhadi, Babak Karimi arriverà appositamente da Teheran per incontrare il pubblico giovedì 6 dicembre alle ore 21, a Palazzo della Meridiana, in una sorta di lezione di cinema in cui si ripercorrerà la sua carriera con proiezioni e racconti in un continuo dialogo con gli spettatori. Il Festival aprirà il 3 dicembre alle 21 al Cinema/Teatro Altrove proprio con Una separazione di Asghar Farhadi. Tra i film presentati in settimana anche Placido Rizzotto diretto da Pasquale Scimeca e montato da Babak Karimi e dedicato al sindacalista rapito e ucciso da Cosa Nostra nel 1948.

Iraniano, Babak Karimi nasce all’estero, più precisamente a Praga, nel 1960. È un “figlio d’arte”: suo padre, Nosrat Karimi, è attore, regista e drammaturgo; sua madre, Alam Danai, è a sua volta attrice di teatro e regista. Non sorprende dunque che Babak debutti all’età di soli dieci anni sul grande schermo, recitando in "Doroshkechi", diretto e interpretato da suo padre, un film che è considerato la pietra miliare del neorealista iraniano. Nel 1971, sebbene ancora giovanissimo, si trasferisce in Italia per ripresa e montaggio all'Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione "Roberto Rossellini". Collaborando con la pittrice Mahshid Mussavi, riesce a far distribuire per la prima volta in Italia un film iraniano ("Bashu, il piccolo straniero", di Bahram Beizai) nel 1991: da questa operazione si divide tra Iran e Italia, portando avanti un importante lavoro di connessione e promozione culturale tra questi due paesi, curando in prima persona il doppiaggio di molte pellicole di registi connazionali, tra cui Abbas Kiarostami, Mohsen Makhmalbaf, Jafar Panahi, Abolfazl Jalili e Asghar Farhadi.

Con Kiarostami

Artista poliedrico, si occupa anche di montaggio, che insegna per un periodo presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Come montatore, negli anni ’90 avvia una collaborazione con Pasquale Scimeca che andrà avanti per oltre un decennio, lavorando a film quali Placido Rizzotto e Gli indesiderabili. Nel 2011 torna in patria su invito dell'amico Asghar Farhadi per il suo film "Una separazione", Premio Oscar 2012 al Miglior film in lingua straniera (candidato anche alla Miglior sceneggiatura originale): la sua interpretazione gli vale l'Orso d'argento come miglior attore al Festival di Berlino 2011.


La collaborazione con Farhadi prosegue per i due film successivi del regista: "Il passato" (2013) e "Il cliente" (2016), vincitore del Prix du scénario al Festival di Cannes 2016 e Premio Oscar 2017 al Miglior film in lingua straniera. Per tutte e tre le pellicole, Karimi si occupa del doppiaggio, doppiando personalmente in italiano i suoi personaggi. È consulente sul cinema iraniano per la Biennale Cinema di Venezia. Recentemente il pubblico italiano ha potuto apprezzarlo anche in "Finché c’è Prosecco c’è speranza", di Antonio Padovan, e nella serie TV Rai "La linea verticale."
Come attore: "Doroshkechi" (1971) di Nosrat Karimi, "Last Minute Marocco" (2007), di Francesco Falaschi, "Caos calmo" (2008) di Antonello Grimaldi, "Ex" (2009) di Fausto Brizzi, "L'amore non basta (quasi mai...)" (2011) di Antonello Grimaldi – Miniserie TV – Canale 5, "Una separazione" (2011) di Asghar Farhadi, "Il passato" (2013) di Asghar Farhadi, "Fish & Cat" (2013) di Shahram Mokri, "Il cliente" (2016) di Asghar Farhadi, "A Wedding" (2016) di Stephan Streker, Finché c'è Prosecco c'è speranza (2017) di Antonio Padovan, "Invasion" (2017) di Shahram Mokri, "La linea verticale" (2018) di Mattia Torre – Serie TV – Rai 3.

Come montatore: "I briganti di Zabùt" (1997) di Pasquale Scimeca, "Dancing North" (1999) di Paolo Quaregna,"Placido Rizzotto" (2000) di Pasquale Scimeca, "Il voto è segreto" (2001) di Babak Payami, "Quello che cerchi " (2001) di Marco Simon Puccioni, "Gli indesiderabili" (2003) di Pasquale Scimeca, "L'isola" (2003) di Costanza Quatriglio, "Tickets" (2005) di Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami e Ken Loach, "La passione di Giosué l’ebreo" (2005) di Pasquale Scimeca, "Rosso Malpelo" (2007) di Pasquale Scimeca, "Il bambino della domenica" (2008) di Maurizio Zaccaro – Miniserie TV – Rai 1, "Green Days" (2009) di Hana Makhmalbaf, "Lo smemorato di Collegno" (2009) di Maurizio Zaccaro – Miniserie TV – Rai 1, "Le ragazze dello swing" (2010) di Maurizio Zaccaro - miniserie TV – Rai 1.

Lunedì 3 dicembre, ore 21:00, Teatro Altrove
Una separazione di Asghar Farhadi (Iran, 2011, 123')

Martedì 4 dicembre, ore 15:30, Teatro Altrove
Placido Rizzotto di Pasquale Scimeca (Italia, 2000, 110')

Giovedì 6 dicembre, ore 21:00, Palazzo della Meridiana
Incontro con l’attore, montatore, produttore e operatore di ripresa Babak Karimi e il critico e autore TV Oreste De Fornari. Durante la serata si ripercorrerà la carriera di Babak Karimi con proiezioni ed interviste. Interviene lo sceneggiatore e regista Giovanni Robbiano. Presenta Cristiano Palozzi, direttore del Genova Film Festival

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