Pubblicato nel 2003, aggiornato all'indomani del successo post-11 settembre di "Viaggio a Kandahar" e ai film del 2001, "Il cinema persiano" di Natalia Tornesello è uno di dei testi che, per gli appassionati, vale la pena avere: si tratta infatti dell'unico compendio sistematico di storia del cinema iraniano disponibile in italiano, ma anche di uno dei pochi al mondo.
L'autrice è docente di lingua e letteratura persiana. Non è dunque una specialista di cinema ma, conoscendo l'idioma e la società iraniani, può attingere dalla bibliografia dei maggiori esperti, reperire film in edizione originale, captare riferimenti alla cultura locale. Cosa che non accade per i diversi autori italiani che hanno pubblicato studi sui principali registi.
Ne esce un catalogo esaustivo e alquanto affidabile - pur con qualche errore nella parte finale -, in cui trova ampio spazio l'interessantissima e meno nota storia del cinema pre-rivoluzionario, dai pionieri al boom dell'industria nel dopoguerra.
Di ogni film è riportata una sinossi, si tengono sempre in conto anche i cambiamenti del paese, mentre meno spazio hanno aspetti stilistici o produttivi, specie per gli anni recenti. L'annoso tema della censura e della sua evoluzione è ben spiegato. Grandi assenti gli attori: non viene nominato neanche un divo del filmfarsi. Stessa sorte per le altre maestranze.
Interessanti le tre sezioni tematiche. Quella sull'infanzia è pressoché obbligata, è anzi strano che ne manchi una sul metacinema. Preziosa e sorprendente (non se si pensa alla biografia dell'autrice) è quella su cinema e letteratura, nel suo sviluppo dai tempi della Nouvelle vague al post-Rivoluzione islamica. Ma è forse la terza, sulle donne, la più significativa: dati alla mano, viene pesata la presenza femminile dietro la macchina da presa nel corso del tempo, smontando sia i pregiudizi di chi crede che il cinema nell'Iran contemporaneo sia un fatto maschile, sia chi sovrastima il numero di donne registe a causa della visibilità internazionale di alcune di loro.
Utili indici e bibliografia, belle le foto in appendice. "Il cinema persiano" è il miglior primo approccio per chi abbia voglia di conoscere non superficialmente la materia.
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