Il concetto di "attesa" (in persiano: entezar), centrale nell'Islam sciita in relazione al ritorno dell'Imam scomparso, ricorre nella prima parte della filmografia di Amir Naderi, che realizza anche un mediomedraggio con lo stesso titolo.
In corrispondenza di due eventi traumatici ed epocali per l'Iran, come la Rivoluzione e la guerra "imposta" dall'aggressione irachena, per il regista l'attesa si declina nella ricerca delle persone che mancano all'appello e di cui si teme un destino tragico o, in altri termini, il martirio. Nascono così i documentari gemelli "Ricerca 1" (Jostoju 1) e "Ricerca 2".
Per "Ricerca 1" Naderi intervista - senza commentare - i parenti delle persone, per lo più ragazzini, che si sono unite ai rivoluzionari e non sono mai tornate indietro. Ma anche addetti del cimitero Behesht-e Zahra di Teheran, personale dell'obitorio, autisti delle ambulanze e dei camion dei rifiuti, e testimoni oculari dell'occorso.
Con un montaggio che spesso spezza il ritmo, influenzato dal cinema sovietico, inquadrature dei manifesti che annunciano le sparizioni sono alternate ai volti traumatizzati e alle voci dolorose dei parenti, e a lunghe sequenze senza parole, che includono filmati di repertorio delle manifestazioni oceaniche del 1978.
Nell'ultima parte, mentre i testimoni raccontano in maniera sempre più incontrovertibile l'orrore, in un crescendo drammatico le immagini si fanno mute, rarefatte, e il paesaggio spoglio, in corrispondenza dei luoghi in cui le guardie dello scià, dopo il massacro del "venerdì nero" dell'8 settembre '78, hanno ammassato migliaia di cadaveri, gettati in un lago salato o sepolti in una discarica insieme ai feriti agonizzanti. Senza indugi morbosi sulle salme, immagini di rara potenza - di un vecchio solitario che si appoggia a un bastone, di un ragazzo lungo i binari del treno, o di animali in un paesaggio desertico - e il sonoro in primo piano, anticipano lo stile generale e persino determinate sequenze de "Il corridore" e di "Acqua, vento e sabbia".
Prodotto da un canale televisivo, "Ricerca 1" viene bloccato dalla censura per più di dieci anni, poiché immortala unicamente la repressione e non celebra l'epopea rivoluzionaria. Viene trasmesso nel 1991, dopo che i fatti mostrati sono deliberatamente retrodatati a prima della Rivoluzione.
Invece, dal canto nostro siamo ancora alla ricerca di "Ricerca 2", attualmente introvabile.
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