giovedì 7 febbraio 2019

Che, Ebrahim Hatamikia (2014)






Recensione di Nicola Pezzella

Che  (persiano : چ, prima lettera del cognome di Chamran) è un film di guerra biografico iraniano del 2014 diretto da Ebrahim Hatamikia, che descrive 48 ore della vita di Mostafa Chamran, che fu il primo ministro della difesa post- islamico della rivoluzione iraniana. Il 16 e 17 agosto 1979 fu inviato dall'Ayatollah Khomeini per comandare diverse operazioni militari nella guerra civile nella regione del Kordestan che fu assediata dalle forze anti-rivoluzionarie. Il film è stato presentato al 32° Fajr International Film Festival, e ha vinto due Crystal Simorgh nei campi del miglior editing e dei migliori effetti speciali. Oltre a Chamran, il film parla anche di Asghar Vesali che è stato ucciso durante la guerra e degli abitanti di Paveh nella provincia di Kermanshah.
Hatamikia è un noto regista su temi legati alla guerra Iran-Iraq.
Il film ritrae la figura pacifista-spirituale di Chamran nel contesto dell'assedio della città di Paveh da parte della milizia separatista curda. È riluttante ad uccidere, preferisce negoziare piuttosto che combattere. Questo approccio è in contrasto con il radicale Asghar Vesali (comandante Pasdaran) o leader separatista o dott. Enayati, leader separatista. Stranamente, sebbene si voglia fare un film di esaltazione di un personaggio che come viene spiegato nel film era addestrato alla guerra per aver combattuto in Libano, l'attore Fariborz Arabnias interpreta un "dottore" che non è un buon leader né un buon combattente. Il suo tono di voce è molto pacato, e la sua interpretazione non convince.
Anche il ruolo di Chamran negli eventi del Kordestan non è ritratto bene, quasi il nostro eroe sia solamente spettatore di eventi che sono molto più grandi di lui. Da quello che ho letto, l'insoddisfazione per l'esito del film è stata palese nel pubblico iraniano. Da contraltare allo sviluppo della vicenda, l'aspetto tecnico del film, che è girato benissimo, con effetti speciali, e in qualche caso con uso della computer grafica, non eccessivi, una colonna sonora di qualità. Un prodotto che viene confezionato bene, ma che non funziona molto nella comunicazione, rispetto a molto cinema iraniano prodotto in questi tempi.

Nessun commento:

Posta un commento