domenica 27 agosto 2023

Panahi sul set di Five di Kiarostami

 Dal 'making of' di Five, film sperimentale realizzato da Abbas Kiarostami nel 2003 e dedicato al regista giapponese Ozu.

Fotogramma 1. Jafar Panahi, Kiarostami e l'operatore Seyfolah Samadian nella casa di Panahi sul Mar Caspio, dove quest'ultimo girerà Closed Curtain (2013). Riconoscibile la locandina italiana de Lo specchio.

Fotogramma 2. Panahi sul set del collega.







Intervista a Naderi sul manifesto

Di Donatello Fumarola

Di seguito un estratto

Nel programma di Venezia Classici di quest’anno, verrà presentato il restauro digitale di Saaz dahani (Harmonica, 1973)


Che effetto ti fa ritrovarti con un tuo vecchio film in un concorso dove i tuoi ‘rivali’ sono Allan Dwan, Ozu, Visconti, Tarkovskij…

Mi piace l’idea di essere nello stesso luogo di coloro che mi hanno ispirato sin da quando ero giovane. Mi piace che il mio piccolo film passi sullo stesso schermo in cui magari poche ore prima sono passate le immagini di Ozu. Sono anche curioso di rivedere dopo tanto tempo Harmonica, che è il primo film della trilogia della mia infanzia (Waiting è il secondo, poi c’è Il corridore). Dopo i miei primi tre film girati nei teatri di posa, con grossi budget e grandi attori, decisi di fare qualcosa di diverso, perché non era quello il cinema che volevo continuare a fare. Sono contento di aver avuto la possibilità di lavorare nell’industria cinematografica, però a un certo punto ho cercato la possibilità di fare un film sulle mie esperienze, sull’ambiente in cui sono cresciuto (la strada, il sud dell’Iran), e mi sono messo in discussione come film-maker.

In Harmonica ho avuto la possibilità di lavorare con bambini che non avevano mai visto una camera prima! Sono andato nei luoghi in cui sono cresciuto (Abadan), trovando i bambini nella strada, portandoli al cinema; e mi hanno sorpreso! Dopo questo film mi sono detto di continuare in questa direzione: Waiting e Il corridore hanno approfondito quella necessità che è emersa per la prima volta in questo film. Sono grato a Kanun (l’Istituto per lo sviluppo intellettuale dei bambini e degli adolescenti) di avermi offerto la possibilità di fare questi film, dandomi una straordinaria libertà nel fare quello che volevo, e grazie a loro il film esiste ancora ora. Un’altra delle ragioni per cui ho fatto Harmonica sono i pittori impressionisti, Manet, Monet ma anche Cezanne, Gauguin e Van Gogh. Mi sono detto «come posso fare un film sul mio passato con i colori?». Il colore nel film è fondamentale, ci ho lavorato in modo maniacale, mi ricordo che sulla spiaggia avevamo pulito tutto da segnali moderni, nessuna macchina o moto, volevo il contrasto tra il mio passato e la memoria. Ho ancora il libro sugli impressionisti che usavo come ispirazione per la combinazione dei colori naturali.


Intervista completa

https://ilmanifesto.it/amir-naderi-leta-classica-del-cinema?fbclid=IwAR0vqkdrt60EH8KzNVbYiFL2hd1hkEXGJuFfS7LVYovfW5cgeAYOcoXO8Kw



Addio Golestan

Addio a Ebrahim Golestan. Il padre del cinema iraniano d'autore, regista di Mattone e specchio, è morto il 23 agosto all'età di 100 anni

Roustayi condannato

Il regista di "Leila e i suoi fratelli" Saeed Roustayi e il produttore Javad Noruzbegi sono stati condannati a sei mesi di carcere per propaganda anti-governativa per aver presentato il film al festival di Cannes senza autorizzazione.

Per ora il cineasta e il produttore potranno scontare un ventesimo della pena, circa nove giorni, ma dovranno astenersi dal compiere qualsiasi attività correlata al cinema. 

Durante il periodo di cinque anni di sospensione della pena dovranno inoltre superare il corso "Fare cinema preservando gli interessi nazionali ed etici" all'Università della TV statale nella città santa di Qom.

La noritia è stata pubblicata dal giornale Etemad il 14 agosto

sabato 12 agosto 2023

Pardo d'oro a un film iraniano

Festival di Locarno. Pardo d'Oro all'iraniano Ali Ahmadzadeh
Ha vinto con "Mantagheye bohrani" (Critical Zone), una storia di droga girata in segreto per le strade di Teheran

Il regista e il cast non hanno potuto essere presenti alla manifestazione, poiché bloccati in Iran dal Governo. Il premio è quindi stato ritirato dal produttore.