sabato 23 agosto 2025

Film 2001-25. Sondaggio tra i follower


Da un paio di mesi è in corso un ampio sondaggio tra esperti di cinema iraniano e artisti che lavorano nel settore, a cui abbiamo chiesto privatamente di indicare i migliori film iraniani del XXI secolo.

Ora lo chiediamo anche ai follower delle pagine Instagram (@iranianocinema) e Facebook (https://www.facebook.com/cinemairanianoblog)

Chi vuole partecipare, può stilare un proprio elenco di film iraniani preferiti. L'unico vincolo è che siano stati realizzati tra il 2001 e il 2025.
Scadenza del sondaggio: 15 settembre 2025

Grazie a tutti e buon voto!

giovedì 21 agosto 2025

Una classifica 1991-2001

Il sito iraniano FilmZi ha chiesto ai propri collaboratori di stilare una lista delle pellicole nazionali più importanti e rappresentative degli anni '70 del calendario persiano. Il decennio corrisponde grossomodo al periodo 1991-2001, uno dei più fecondi per la cinematografia nazionale.

Ecco la classifica:

19. The Child and the Soldier (Reza Mirkarimi, 2000)
18. The Mummy 3 (Mohammed Reza Honarmand, 2000)
17. Redhat and Cousin (Iraj Tahmasb, 1994)
16. Once Upon a Time, Cinema (Mohsen Makhmalbaf, 1992)
15. Bride of Fire (Khosrow Sinai, 2000)
14. The Feast (Masoud Kimiai, 1996)
13. Leila (Dariush Mehrjui, 1997)
12. The Need (Alireza Davoudnejad, 1992)
11. Glass Agency (Ebrahim Hatamikia, 1997)
10. Under the Skin of the City (Rakhshan Banietemad, 2001)
9. The Love Stricken (Ali Hatami, 1992)
8. I bambini del cielo (Majid Majidi, 1997)
7. Il sapore della ciliegia (Abbas Kiarostami, 1997)
6. Il palloncino bianco (Jafar Panahi, 1995)
5. Iran Is My Land (Parviz Kimiavi, 1999)
4. The Travellers (Bahram Beizai, 1992)
3. The Abadanis (Kianoush Ayari, 1994)
2. The Pear Tree (Dariush Mehrjui, 1998)
1. Sotto gli ulivi (Abbas Kiarostami, 1994)

domenica 10 agosto 2025

Il più discusso del momento: The Old Bachelor (Pir Pesar)


Il film iraniano più discusso del momento è The Old Bachelor (Pir Pesar), diretto da Oktay Baraheni. Con una durata insolita di 3 ore e 12 minuti, pare essere il film iraniano più lungo di sempre. Nel cast troviamo Leila Hatami – celebre da noi per Una separazione – anche se non in un ruolo da protagonista.

La storia si svolge in una famiglia carica di tensione: due fratelli adulti vivono sotto lo stesso tetto di un padre autoritario e violento. Quando quest’ultimo decide di affittare l’appartamento al piano di sopra, con l’intenzione di risposarsi, la giovane inquilina finisce per attrarre il figlio maggiore e gli equilibri familiari cominciano a sgretolarsi.

Il film ha già conquistato alcuni riconoscimenti internazionali, tra cui il VPRO Big Screen Award al Festival di Rotterdam. In patria, l’impatto è concreto: The Old Bachelor ha stabilito un record di incassi per un film non comico.

Nel nostro sondaggio in corso c’è chi lo ha già inserito tra i migliori film iraniani del secolo.

Il dibattito in patria è più acceso che mai, ora che esiste la concreta possibilità che venga candidato agli Oscar. Dovrà vedersela soprattutto con il nuovo film di Saeed Roustayi, Woman and Child.

Speriamo di poterlo vedere presto anche noi.

venerdì 8 agosto 2025

Aerei e bombe


- Calmatevi bambini! Qui arrivano gli aerei, guardateli!

- Cos'è un aereo?


- Un aereo è qualcosa che vola. Come un uccello. L'uomo ha inventato qualcosa che vola come gli uccelli. Un aereo ha due scopi: primo, trasporta merci tra le città.


 Ma c'è anche un lato negativo. E che cos'è? È il bombardamento.

- Che cos'è il bombardamento?

- È quello che distrugge le nostre case. Ascoltate attentamente. Quello è il suono delle bombe. In questo momento la casa di qualcuno sta venendo distrutta. La nostra casa e la nostra scuola sono state distrutte dalle bombe.


- Lei è mai stato su un aereo?

- Io no, ma mio fratello ha un amico il cui nipote è stato su un aereo 


Dal film "Marooned in Iraq (Bahman Ghobadi, 2002)

giovedì 7 agosto 2025

Akhlaghirad su Rasoulof

"Hai girato due film con Rasoulof. Com’è il suo metodo di lavoro con gli attori?"

"Prima di tutto, cura molto il casting. Con il giusto attore, metà del lavoro è fatto. Nei suoi film si concentra più sulla struttura e sul contenuto che sui dettagli psicologici individuali. Forse un’eccezione è il personaggio interpretato da Soheila Golestani in The Seed of the Sacred Fig, dove si vedono più tratti distintivi. Una volta che capisce che hai interiorizzato il personaggio, dà pochissime indicazioni, solo piccoli aggiustamenti. Nel secondo film mi ha dato grande libertà, mentre nel primo ero molto nervoso all’inizio. È molto ricettivo con gli attori professionisti e ogni sua osservazione è precisa. Un piccolo errore può compromettere la comprensione del personaggio. Entrambi i lavori con lui sono stati sereni: il suo controllo del mezzo è totale, sia nella regia che nella sceneggiatura."

Dall'intervista di Ali Moosavi a Reza Akhlaghirad. Su Filmint

https://filmint.nu/interview-with-reza-akhlaghirad-ali-moosavi/