IL PIÙ GRANDE SUCCESSO
Il film iraniano che ha ottenuto gli incassi maggiori di sempre - corretti per l'inflazione - è "The Deportees 2" (Ekhrajiha 2, 2009).
Interpretato da un gruppo di popolari attori, per lo più comici, il film è il secondo capitolo di una trilogia ambientata sul campo della "Guerra Imposta" con L'Iraq (1980-1988). Una serie di film che, alternando scene divertenti a sequenze belliche dalla morale patriottica, racconta di un gruppo di scapestrati che si arruolano volontari per riabilitarsi agli occhi delle donne che vorrebbero sposare.
Nel secondo capitolo, la battuta migliore la pronuncia Akbar Abdi, che interpreta un soldato soprannominato "fava". Catturato dalle truppe di Saddam e intervistato dalla tv irachena sulle ragioni per cui è al fronte, il fante si richiama alla comune fede sciita e afferma: "Siamo solo venuti a vedere la tomba di Hussein a Kerbala. Quando voi venite a vedere la tomba dell'imam Reza, vi trattiamo forse così?"
Il regista dei film è Masoud Dehnamaki, una figura che definire controversa è dir poco: agitatore culturale reazionario, si è macchiato anche di azioni squadriste contro riformisti e studenti.
Il trionfo dei Deportees è limitato al pubblico locale; all'estero sono pressoché sconosciuti, come gli altri film iraniani campioni di incassi. Fanno eccezione alcune opere firmate Dariush Mehrjui, Tahmineh Milani, Majid Majidi, Asghar Farhadi.
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