Il festival si tiene a Sderot, al confine con la Striscia di Gaza, e ospita film sull'Iran vietati nella Repubblica Islamica.
Di seguito la traduzione del post.
Alla stimata direzione del Festival Nowruz
Alla signora Dana Samah
Circa mezz’ora fa, durante un viaggio di lavoro, tramite alcuni media sociali sono venuto a sapere che il film “Il seme del fico sacro” sarà proiettato nei prossimi giorni al vostro festival.
Ora, su un altro volo, sono seduto sulla mia poltrona e rifletto su questa vicenda. Anche se negli anni passati ho ceduto i diritti di proiezione internazionale del film a società di distribuzione, e quindi non ho alcuna consapevolezza o controllo diretto sulla programmazione delle sue proiezioni, desidero informarvi con grande chiarezza che mostrare il film in un luogo in cui la politica dell’organizzazione mira a colpire il popolo iraniano con bombe e missili mi provoca profonda indignazione.
Nel film che ho realizzato, ho fatto tutto il possibile per esprimere il mio disgusto e la mia ripulsa verso le oppressioni e le ingiustizie inflitte al popolo iraniano. Spero che abbiate il coraggio di capire che coloro che governano quella terra vivono di sangue – e che le loro mani sono macchiate dal sangue di moltissime persone.
Non macchiate il vostro festival di vergogna.
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