sabato 21 agosto 2021

Quando i registi iraniani osservano l'Afghanistan

Breve guida ai film dei registi iraniani che trattano il tema dell'Afghanistan, tornato drammaticamente in auge. Quali sono e dove vederli in edizione italiana.




La famiglia Makhmalbaf ha dedicato un periodo rilevante della sua attività alle macerie lasciate dai talebani e dalla guerra, nel paese confinante con l'Iran.

Il celebre "Viaggio a Kandahar" (Mohsen Makhmalbaf, 2001) racconta di una giornalista canadese di origine afgana che va alla ricerca di sua sorella, lungo un territorio piagato dalle mine anti uomo. Stesso anno e stesso regista per l'ottimo "Alfabeto afgano", sul tema dell'educazione religiosa dei bambini. I due lavori sono racchiusi in un unico dvd in edizione italiana.

Gli alunni in un campo profughi sono i protagonisti anche del primo episodio del film collettivo "11 settembre 2001" (2002), disponibile in dvd. Nel bel capitolo diretto da Samira Makhmalbaf, una maestra cerca di spiegare cosa è successo a New York.

La stessa Samira viene premiata a Cannes per "Alle 5 della sera" (2003), su una donna che si illude del nuovo corso democratico e prova a candidarsi alla presidenza del paese. Sul set del film è ambientato il documentario "Joy of Madness" della quindicenne esordiente Hana Makhmalbaf, inedito in Italia.

La Makhmalbaf Film House produce inoltre il primo film afgano post-talebani, l'intenso "Osama"  (in dvd), diretto dal regista locale Siddiq Barmak.





Marzieh Meshkini, seconda moglie di Mohsen, dirige "Piccoli ladri"(2004), in cui fratello e sorella di Kabul, la cui madre è in prigione, cercano di salvare la vita a un cane. Si può reperire in dvd.

Nel lungometraggio di Hana "Sotto le rovine del Buddha" (2006), bambini assuefatti alla guerra giocano a fare i soldati. Si può vedere su Chili o in dvd.

L'esperienza afghana dei Makhmalbaf si chiude nel 2008 quando, durante la lavorazione di "Two-Legged Horse" (inedito in Italia), Samira subisce un attentato: una bomba a mano uccide un cavallo e ferisce diverse persone. I Makhmalbaf, già in esilio dall'Iran, accusano però gli emissari del regime persiano.


Esiste poi la questione dei quasi 3 milioni di afgani emigrati in Iran. Tre film in particolare la affrontano.



"Il ciclista" (1987) del solito Mohsen Makhmalbaf è il potente racconto di un uomo che pedala ininterrottamente per scommessa, per pagare le cure della moglie. È stato trasmesso qualche volta da "Fuori orario" su Raitre.

"Djomeh" (2000), diretto da Hassan Yektapanah, premiato per la migliore opera prima a Cannes, narra di un ingenuo lavoratore ventenne che ha lasciato l'Iran per amore. Uscito anche al cinema in Italia, è però ormai disperso.

"Baran" (2001) di Majid Majidi è la commovente storia di una ragazza che si traveste da uomo per poter lavorare in un cantiere di Teheran. Da recuperare, eventualmente in dvd


Tenete d'occhio la programmazione di TV2000, che ogni tanto trasmette alcuni di questi film.
Infine, consultate le biblioteche: conservano copie dei dvd fuori catalogo.

1 commento:

  1. Vedrò dopo le vacanze all'hotel con piscina la villa alta badia https://www.savoy-altabadia.it/it/hotel/wellness

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