Breve guida ai film dei registi iraniani che trattano il tema dell'Afghanistan, tornato drammaticamente in auge. Quali sono e dove vederli in edizione italiana.
La famiglia Makhmalbaf ha dedicato un periodo rilevante della sua attività alle macerie lasciate dai talebani e dalla guerra, nel paese confinante con l'Iran.
Il celebre "Viaggio a Kandahar" (Mohsen Makhmalbaf, 2001) racconta di una giornalista canadese di origine afgana che va alla ricerca di sua sorella, lungo un territorio piagato dalle mine anti uomo. Stesso anno e stesso regista per l'ottimo "Alfabeto afgano", sul tema dell'educazione religiosa dei bambini. I due lavori sono racchiusi in un unico dvd in edizione italiana.
Esiste poi la questione dei quasi 3 milioni di afgani emigrati in Iran. Tre film in particolare la affrontano.
"Il ciclista" (1987) del solito Mohsen Makhmalbaf è il potente racconto di un uomo che pedala ininterrottamente per scommessa, per pagare le cure della moglie. È stato trasmesso qualche volta da "Fuori orario" su Raitre.
"Djomeh" (2000), diretto da Hassan Yektapanah, premiato per la migliore opera prima a Cannes, narra di un ingenuo lavoratore ventenne che ha lasciato l'Iran per amore. Uscito anche al cinema in Italia, è però ormai disperso.
"Baran" (2001) di Majid Majidi è la commovente storia di una ragazza che si traveste da uomo per poter lavorare in un cantiere di Teheran. Da recuperare, eventualmente in dvd
Tenete d'occhio la programmazione di TV2000, che ogni tanto trasmette alcuni di questi film.
Infine, consultate le biblioteche: conservano copie dei dvd fuori catalogo.
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